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Messaggio della Presidenza per l'arrivo dell'urna con Don Bosco

DON BOSCO TRA NOI. Il Santo dei giovani ritorna nelle case del Ispettoria Salesiana del Nordest   Si avvicina l’appu...

DON BOSCO TRA NOI.

Il Santo dei giovani
ritorna nelle case del Ispettoria Salesiana del Nordest

 

Si avvicina l’appuntamento del 21
novembre 2013, quando  l’Urna contenente
le reliquie di San Giovanni Bosco approderà nella nostra Ispettoria e rimarrà
sino al 12 dicembre. Una peregrinazione , voluta dalla Congregazione salesiana
e dal suo Rettor Maggiore Don Pasqual Chàvez Villanueva, che dal 25 aprile 2009
fino al 31 gennaio 2015 sta attraversando i 130 paesi in cui è  presente il carisma salesiano, per prepararsi
a vivere il bicentenario del santo di Valdocco nel 2015.

Un’esperienza indimenticabile sarà poter
sostare dinanzi ai resti di una figura di indubbio valore per credenti e non
credenti. Tutto l’evento sarà incentrato sulla preghiera. Come diceva lo stesso
don Bosco “la preghiera è il primo alimento dello spirito, come il pane è il
cibo per il corpo”.

 

Libralon Paolo (Presidente
Coordinatore dell'INE)

 

In
sinesi la scheda tecnica dell’urna di Don Bosco

 

 L’urna, progettata dall’architetto Gianpiero Zoncu, è
stata realizzata in alluminio, bronzo e cristallo ed è considerata un oggetto
di considerevole valore artistico.

Il basamento dell’urna rappresenta un ponte sostenuto da
quattro piloni sui quali sono riportate le date che definiscono il bicentenario:
1815-2015, come simbolo dell’attualità del carisma salesiano.

 

 I piloni sono decorati, sui lati dell’urna, da formelle
quadrangolari con volti di giovani dei cinque continenti realizzati dallo
scultore Gabriele Garbolino.

Lo stemma della Congregazione salesiana, che quest’anno
celebra i 150 anni di fondazione, e il motto carismatico che adottò lo stesso
Don Bosco – “” (
ovvero la preghiera a Dio “Dammi le anime e
prenditi tutto il resto”, sintesi del suo apostolato)
– completano la decorazione la
teca.

L’urna, compresa di basamento, misura 253 cm di lunghezza,
100 di larghezza e 132 di altezza, e pesa in totale 530 kg compreso struttura e
sistema di sollevamento.

La copertura è in vetro float temperato, spessore 8 mm, al
vetro è stata aggiunta dall’interno una pellicola adesiva trasparente.

 

L’urna contiene una scultura del santo in gesso e resina,
una replica del suo corpo incorrotto che riposa nella Basilica di Maria
Ausiliatrice a Torino.

Alla realizzazione hanno partecipato lo scultore Garbolino,
l’Apostolato Liturgico, e suor Anna Scaglia, FMA, per la confezione degli
abiti. Il volto è stato riprodotto con il calco che Benvenuto Cellini realizzò
all’indomani della morte di don Bosco.

Nel reliquiario giace la mano destra di don Bosco, “quella

 con cui benediva, scriveva le costituzioni, le
lettere cattoliche, assolveva i peccati”.  

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